Beppe Costa

Beppe Costa e Giorgio De Cesario
Beppe Costa con Giorgio De Cesario nella Casa degli Artisti

Beppe Costa, pseudonimo di Concetto Costa (Catania, 25 agosto 1941), è un poeta, scrittore ed editore italiano.

Nato da famiglia poverissima, cresce in un ambiente ricco di libri, poiché la madre, divorziata, convive con l’editore Dante Muglia. Tra le esperienze giovanili la partecipazione a diversi gruppi musicali locali negli anni del liceo e la scrittura di testi per il teatro, tra cui Uomo, rappresentato nelle scuole siciliane.

Pubblica il primo libro di poesie nel 1970 (Una poltrona comoda, Giuseppe Di Maria editore), caratterizzato, come gli altri che seguiranno, dal tema dell’amore e dall’anticonformismo.

L’autore si cimenta anche nella redazione di due guide turistiche, una a livello locale, Catania, Guida ai monumenti e l’altra a livello regionale, Sicilia, Guida ai monumenti entrambi con l’Editore Muglia. Cura inoltre la traduzione di due libri del drammaturgo Fernando Arrabal.

Nel 1978 conosce il poeta Dario Bellezza col quale inizia una grande amicizia ed una proficua collaborazione in ambito editoriale.

Raggiunge notorietà con il libro Romanzo Siciliano, che tratta la vicenda, dal sapore autobiografico, di un intellettuale siciliano, nel suo scontro e nella sua denuncia del sud ed della mafia. Il successo del romanzo gli permette di conoscere Alberto Moravia, Dacia Maraini, Léopold Sédar Senghor, Leo Ferrè. Negli Stati Uniti il romanzo è recensito dalla rivista World Literature Today.
Collabora fino al 1985 con articoli sul Giornale del Sud e sui Siciliani, giornali diretti da Giuseppe Fava, e pubblica sul Giornale di Sicilia, interviste ad Alberto Moravia, Enzo Jannacci, Léopold Sédar Senghor, Leo Ferré. Partecipa inoltre al programma radiofonico della RadioRai Zenit & Nadir

Nel 1985 lascia definitivamente la Sicilia e insieme a Dario Bellezza partecipa a manifestazioni di carattere letterario. Nel 1986 riesce insieme ad Adele Cambria a fare applicare per la prima volta la legge Bacchelli in favore di Anna Maria Ortese[1].
Giorgio Bassani e Giacinto Spagnoletti presentano Impaginato per affetto di Beppe Costa

Pubblica altre raccolte di poesie e riceve il premio “Akesineide” per Fatto d’amore e Canto d’amore.

Nel 1989, vince il premio Alfonso Gatto con la raccolta Impaginato per affetto. La prefazione è di Giacinto Spagnoletti, colui che, per primo, ha riconosciuto il talento artistico di Pier Paolo Pasolini, apprezza positivamente la poesia di Beppe Costa, in cui si esprime mirabilmente il male di vivere e cioè, il bisogno di amare e la difficoltà di armonizzare questo con la realtà altra del mondo.

Molte delle sue poesie sono lette dagli attori Lina Bernardi, Arnoldo Foà, Viviana Piccolo e Valeria Di Francesco e musicate, fra gli altri, da Giovanni Renzo, Alessandra Celletti, Gianluca Attanasio, Giuliano Perticara, Mario Pettenati. Affascinato dalle innovazioni musicali, oltre ad avere registrato un cd con Giovanni Renzo, nei suoi readings quasi sempre scopre nei luoghi ove essi avvengono, musicisti di notevole talento coi quali in pochissime ore riesce a costruire veri e propri spettacoli. Questa esperienza lo porta velocemente a realizzare poesia visiva in molti video con foto e musica di notevole livello da: René Aubry, per il quale nutre una particolare ammirazione e che considera fra i più grandi musicisti del nostro tempo a Philip Glass. Ritenendo che ciò che può accadere nei film è possibile realizzarlo con la videopoesia.

Inaugura, con Beatrice Niccolai, nel 2008 la rassegna di Massa Malaspinarte.

Dal 18 al 25 gennaio 2009, con il compositore Giovanni Renzo al pianoforte, è protagonista (partendo dal Caffé Letterario di Roma) di un tour di poesia e musica nel Salento.

Da gennaio 2009 organizza insieme al poeta Fabio Barcellandi “I Poeti e Pittori Dallo Spazio” facendo incontrare poeti, pittori (tra cui Shikanu’), musicisti e attori provenienti da ogni parte d’Italia.

Inizia una collaborazione con la cantante francese Eva Lopez, dando vita a uno spettacolo “Ho ancora voglia di sognare”, interpretando poesie proprie nel contesto e nell’incontro con le canzoni di Ferré, Piaf, Brel, Brassens. Il regista Ricky Farina realizza il film “Beppe, il poeta che amava le donne”, (produzione Chisciotte, 2009).

Nel 2008 l’incontro con il poeta e compositore Mario Salis contribuisce a dare una maggiore sinergia all’edizione italiana del Teranova Festival che, nato in Francia e fondato da Mario Salis sotto la guida di Fernando Arrabal, ha già visto la partecipazione di Lawrence Ferlinghetti, Patrice Leconte e dello stesso Arrabal. Da quest’anno (2009) ne fa parte integrante con l’apporto di giovani poeti come: Fabio Barcellandi, Chiara Daino, Andrea Garbin e Mariaelisa Giocondo.

Ospite d’onore a “Ottobre in poesia[2]” edizione 2009, a Sassari.

Un avvenimento di enorme importanza nel marzo del 2010: per il ciclo “Beppe Costa incontri”, Fernando Arrabal a Roma, ospite della Pellicanolibri trascorre due giornate con i “Poeti Dallo Spazio”, un gruppo di poeti dalle diverse regioni italiane, scelti da Fabio Barcellandi. Ognuno di loro, nel proprio territorio, coi propri mezzi, svolge attività di promozione della poesia, del teatro, del cinema, della musica e della pittura”. Esce a giugno 2010, per i tipi di Multimedia Edizioni (Casa della Poesia [2] di Baronissi – Salerno), la sua nuova raccolta di poesie Anche ora che la luna, con una lettera di Adele Cambria.

2010: partecipa a numerosi incontri con gli studenti di diverse scuole: al termine del Festival “Ottobre in Poesia [3]”, presso il Teatro Civico di Sassari riceve la chiave poetica della città.

2011 Prende il suo nome la sezione inedito del Premio Letterario città di Sassari, con il patrocinio dell’Unesco nel corso di Ottobre in Poesia.

ANCHE ORA CHE LA LUNA

a che serve se quando tu c’eri

lei era già andata via

Anche ora che la luna c’è non ci sei tu

e mi domando se anche le stelle giocano con te

come te e ancora mi domando se nella terra

dove sei voluta andare c’è la stessa luna e lo stesso mare

Anche ora che la luna torna

tu forse se tornerai, tu tornerai diversa

non sarai più con me che non ho luce

e non ho stelle in universi andati

avevo speso i miei pensieri tutti per te

E non ne trovo altri, cerco invano prima

che la luna torni mentre non ci sei

Non ci sei più e mi chiedo se la luna ha trucchi

e inganni se ha complici o tiranni d’amore

quella luna che non c’è

Ed io qui seduto davanti la soglia

e tu a guardare altro cielo altro mare

dove la luna che qui non c’è

lì c’è!

Beppe Costa