Biografia


Giorgio De Cesario……….

nasce a Matino (Le) il giorno di Capodanno del 1956.

Ha frequentato la Facoltà di Architettura presso l’università Gabriele D’Annunzio di Pescara e ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce .  E’ stato docente di Progettazione presso l’Istituto d’Arte di Grottaglie (Ta), quello di Lecce e di Galatina. Sin da adolescente ha stupito  i suoi insegnanti per le eccezionali doti artistiche che dimostrava nella realizzazione di opere in gesso, in ceramica, su tela e altri supporti, ma sopratutto curando le illustrazioni dei giornalini scolastici di cui diveniva il più grande animatore. Le sue esperienze giovanili sono continuate frequentando l’Istituto d’Arte di Parabita (LE), diretto all’epoca dal Maestro Luigi Gabrieli, con il quale ha instaurato un rapporto di stima reciproca durato sino alla morte del grande artista matinese.

Inoltre le sue ” modelle ” e i suoi “manichini” non sarebbero mai esistiti senza i suoi trascorsi romani nell’ambito del design e della grafica (Diploma in Fotografia e Grafica presso il Primo Istituto Statale d’Arte di Roma) ; ed ancora, i suoi sfondi e i suoi ghirigori pieni di cromatismi abbaglianti, ed accattivanti nello stesso tempo, non avrebbero mai colpito i nostri occhi senza le sue ricerche e le sue sperimentazioni nell’ambito della decorazione pittorica; e che dire della sinuosità delle sue forme? Le tecniche incisorie apprese ad Urbino (Diploma in Arti Incisorie, Litografia, Calcografia e Xilografia, conseguito presso il prestigioso Istituto Statale d’Arte di Urbino), in due anni di intensa attività e in un clima di studi raffaelliani, hanno sicuramente contribuito a creare la loro ” leggerezza”.

Contemporaneamente l’artista fa numerose esperienze lavorative in aziende grafiche e nel 1978 apre a Matino (Lecce) il suo studio dove si occupa di grafica, design, architettura, ma dove, soprattutto, continua a coltivare il suo amore per l’arte, studiando tecniche e soggetti nuovi per le sue tele e le sue sculture.

E’ proprio in questi anni di ricerca, dopo un sogno particolarmente simbolico, come lui stesso afferma, e l’incontro illuminante con il noto critico  Federico Zeri, che riesce ad elaborare il suo stile pittorico e scultoreo personalissimo abbandonando il realismo caravaggesco degli anni precedenti.

Uno stile nuovo, la cui unicità è riconosciuta in tutto il mondo, fatto di personaggi con volti in argilla sulla tela che si muovono su uno sfondo cromatico sempre più vivido, quasi a rappresentare, su qualsiasi supporto, la realtà onirica che l’artista aveva vissuto in quella famosa visione notturna: ” …figure trafugate da grotte …inquietanti personaggi insorgono, tristi e dignitosi, timidamente implorano aiuto e solidarietà” (Maddalena Caruso).

Opere pittoriche, incisioni, sculture si susseguono in questo desiderio di sperimentare sempre nuovi mezzi e di esprimere sempre nuove sensazioni attinenti sia il mondo dell’attualità che quello della filosofia e della storia. Negli anni ’80 la sua attività artistica prosegue e proprio in questi anni il suo bagaglio di esperienze si arricchisce ulteriormente grazie ai continui viaggi nel mondo che lo portano a contatto con culture e popoli diversi.

La vita frugale dell’Europa dell’Est e quella opulenta della Corsica diventano uno stimolo per esplorare l’interiorità dell’uomo europeo che viene subito messo a confronto con l’assolata vita africana. Ed ecco quindi i vagabondaggi in Egitto, Tunisia, Marocco, Senegal e le tanto amate isole di Capo Verde, da dove riporterà nuove impressioni cromatiche che trasferirà poi sulle tele degli anni’90 insieme alle forme plastiche e alla luce di quei luoghi che tanto lo hanno colpito. Inoltre questi viaggi gli hanno permesso di incontrare non solo diverse realtà ma anche personaggi della cultura internazionale, come Giorgio Forattini,  Eugenio Giustizieri, Beppe Costa , Maddalena Caruso, Francesco Mandrino, Vera Ambra, Salvatore Pepe, Letterio Consiglio, Sebastiano Altomare, Raffaele Iannone, Luigi Cipparrone, Giuseppe Cascella, Amanda Gesualdi, Martina Santarsiero, Mimmo Anteri, Ralph Gilliam, Max H. Sauvage,  Fernando De Filippi, Mario Cassisa, Luigi Gabrieli, Salvatore Barbagallo, Roberto Shambhu, Domenico Pinto, Antonio Toma.

Col nuovo millennio l’artista incrementa la sua popolarità tramite Internet, grazie al quale tutto il mondo arriva a conoscere le sue opere come attestano i continui apprezzamenti provenienti dai paesi più lontani.

A giugno 2007 partecipa alla biennale di Venezia (padiglione Italia) alla mostra 13X17 curata da Philippe Daverio.

Nel febbraio 2012, a Roma presso la sede della Società Umanitaria, l’artista Giorgio De Cesario, insieme alla scrittrice Vera Ambra, ha fondato il nuovo movimento culturale e di pensiero denominato “Alienismo”.

Questo termine  porta con sé una provocazione e  una denuncia  contro ogni forma di alienazione che in maniera sempre più dilagante ottunde le menti e schiavizza l’uomo.
L’Alienismo intende riportare all’interno di nuovi equilibri vitali la società contemporanea, che con il suo stile di vita, commette costantemente espropri di coscienza sino a decretarne la morte.
L’alienismo intende compiere quest’azione di rinascita attraverso un percorso di risanamento estetico che prende vita dalle varie applicazioni metodologiche e contenutistiche che interessano ogni aspetto dell’Arte.

Attualmente Giorgio De Cesario vive ed opera a Gallipoli nella sua casa-museo, Villa Maritati De Cesario, da lui sapientemente ristrutturata ed ampliata. E’ un grande e scenografico contenitore d`arte denominato “La Casa degli Artisti“, una costruzione ultramoderna, caratterizzata da un certo eclettismo di stili un pò orientaleggianti e un pò mediterranei,comunque energicamente innovativa, che ben si confà con il paesaggio urbano circostante.
Oltre ad ospitare la Galleria Permanente dell’ artista, la Casa-Museo, di circa 1.000 metri quadrati,
è destinata ad ospitare gratuitamente mostre temporanee, presentazioni di libri, concerti e performance teatrali. L’artista infatti è impegnato socialmente a supportare la diffusione di qualunque forma d’arte sia privilegiando le nuove espressioni che valorizzando quelle più tradizionali. Inoltre nel 2017 ha preso parte alla ARTE SALERNO, alla Prague Art Fair , nel 2018 ad Art Innsbruck , alla International Contemporary Art Fair nel Grand Palais di Parigi, nel 2020 alla Internazional Art Vancouver Canada e nel 2023 a ARTEFIERA Bologna.

Della residenza dell’artista e del suo impegno nella divulgazione di attività culturali hanno parlato numerose riviste: Exibart, Donna Moderna, Venerdì della Repubblica, Marie Claire, Inside Italia, Touring Club Italiano, Annebelle (CH), Millionaire, Partiamo, Arte e Luoghi, Hotels & Maisons, Bell’Italia, Dove, 1000 artisti a palazzo, Adrionartists,Io e la mia storia Mondatori, Il Picchio, Espresso Sud ecc….

MUSEI CHE OSPITANO OPERE DI GIORGIO DE CESARIO:

La Casa degli Artisti (Galleria Permanente) Gallipoli (Le) Italia, Museo Civico di Praia a Mare (CS) Italia, Museo Gilardi di Forte dei Marmi (LU) Italia, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna Italia, World Museum palazzo Arese Jacini  Milano Italia, Museo Civico Enna Italia, SACS art  in Quiliano Italia, Accademia di belle arti Lecce Italia, Museo di Montevideo Uruguay, Pinacoteca Banca Popolare Pugliese, Villa Castelbarco Rezzonico Pindemonte  Milano, Museo del Parco di Portofino, Museo delle Arti “Madì”città di Sarta, Argentina, Associazione Regionale Pugliese Ginevra (Svizzera), centro storico di Maierà Cosenza, World Museum Palazzo Arese Jacini Cesano Maderno Milano, Galleria Saatchi di Londra, Palazzo Ponti Brescia.