Tecniche Artistiche

Pittura e scultura: storia nozioni e descrizione delle diverse tecniche di realizzazione artistica. 

 

Pittura
Le tecniche pittoriche

Acquerello
La tecnica pittorica denominata acquerello si avvale di pigmenti minerali o vegetali macinati e diluiti con acqua e mescolati con un legante come ad esempio la gomma arabica e la glicerina.
La carta ad alta percentuale di cotone è la base maggiormente utilizzata per dipingere adottando questa tecnica, molto in uso sopratutto da chi dipinge all’aperto e in viaggio proprio per la facile trasportabilità dei materiali impiegati.
Oltre alla carta, possono essere usati da supporto per dipingere ad acquerello altri materiali come il cartone, la pergamena, il legno, il vetro,  a patto che le superfici siano opportunamente preparate e trattate.
Esistono tre diverse tecniche attraverso cui poter realizzare la composizione dell’acquerello e delle sue caratteristiche sfumature e trasparenze:
-pittura bagnato su asciutto: pigmenti disciolti in acqua afinchè i colori scorrano sul foglio asciutto.
-pittura bagnato su bagnato: stesura dei colori sul foglio bagnato affinchè i pigmenti conferiscano al dipinto un effetto soffuso e venato.
-pittura per velature sovrapposte: conferiscono all’opera tonalità cromatica e forza utili a rappresentare ombre, giochi di luce e volumi.
L’esecuzione di lavori ad acquerello richiede gran maestria dato che eventuali errori rimarrebbero in evidenza vista l’impossibilità di celare le stesure sottostanti.

Action painting

Aerografia
Già nell’antichità si usava spruzzare, mediante l’utilizzo di cannucce, il colore sugli oggetti. Da qui nasce l’aerografia che conoscerà il suo massimo splendore alla fine del 1800. Lo strumento utilizzato per realizzare tale tecnica è l’aerografo.  Composto da una piccola penna collegata ad un micro compressore d’aria, permette di eseguire tracce di colore molto nebulizzato e preciso.
In base ai supporti ( metalli, plastiche, carte, legnami, ecc.) si possono utilizzare diverse tipologie di colori solventi o a base acquosa.
Particolarmente adatta per eseguire lavori di alta precisione, l’aerografia trova vasti campi d’applicazione tra cui l’illustrazione pubblicitaria, la pittura, la decorazione di auto e moto, caschi, muri, ecc.o qualsiasi altra superficie opportunamente preparata.

Aeropittura

Affresco
La pittura a fresco, abitualmente denominata “affresco”, è  una tecnica pittorica antichissima e consiste nel dipingere con pigmenti naturali diluiti in acqua, direttamente sul muro prima che l’intonaco si sia asciugato affinchè il colore essiccandosi nella malta diventi particolarmente resistente.
I colori, una volta stesi sulla malta, si incorporano strettamente al supporto.
A causa delle difficoltà tecniche di esecuzione, l’affresco oggi è una tecnica ormai in disuso ma nel corso dei secoli ha avuto una grande diffusione.
I tempi rapidi di essiccazione e l’immediato e indelebile assorbimento del colore sull’intonaco determinano le principali difficoltà di realizzazone dell’affresco.
Per limitare tali problemi, l’area di lavoro di un affresco viene suddivisa in porzioni minori tenendo conto dei tempi di realizzazione medi e di asciugatura dell’intonaco in una giornata.
Difficile inoltre comprendere la reale tonalità dei colori poichè l’intonaco bagnato li fa sembrare più scuri mentre la calce tende a sbiancare i pigmenti.

Assemblage
Tecnica artistica moderna nata dallo sperimentalismo delle avanguardie, la cui raffigurazione tridimensionale si configura assemblando diversi oggetti della quotidianità oppure insoliti e inusuali che compongono l’opera stessa.
La tridimensionalità stessa differenzia l’assemblage dal collage con cui ha molte similitudini.
Nell’assemblage, anche il colore viene inteso come un oggetto rappresentato nell’opera stessa.

Carboncino
Secondo diverse fonti, il disegno a carboncino risulta essere una delle più antiche forme d’arte pittorica poichè utilizzato fin dalla preistoria, epoca in cui l’uomo usava riprodurre le proprie azioni sulle pareti delle caverne affidandosi a pezzi di legno carbonizzati.
Il carboncino consente di ottenere una straordinaria varietà di gamme nere e grigie, morbide e sgranate e si può trovare sotto forma di di matite, gessi o bastoncini.
I diversi gradi di durezza sono dovuti alla durata complessiva del processo di carbonizzazione. Il carboncino naturale lascia un tratto grigio-nero. Solitamente viene utilizzato per disegni di grandi dimensioni.
Il carboncino compresso, molto fragile, è composto da antracite e colla di farina modellate sotto pressione. Lascia un segno nero, molto profondo e regolare, ma offre una ristretta gamma di sfumature ed è usato soprattutto per i disegni grafici, molto tecnici e regolari.
Supporto ottimale per il carboncino sicuramente è la carta a trama ruvida. Le diverse tonalità del carboncino si ottengono variando la pressione della mano sul foglio. Il carboncino si sfuma facilmente sia con le dita che con uno sfumino ma, anche con la gomma, si possono ottenere giochi di luce.

Cartone d’arazzo
Cartone preparatorio
Cerchio cromatico
Chiaroscuro (arte)
Cloisonnisme

Collage
Termine di derivazione francese, il collage (incollaggio) sta ad indicare appunto le creazioni pittoriche realizzate attraverso la composizione e sovrapposizione di diversi materiali incollati tra loro (carta, ritagli, giornali, fotografie, riviste, oggetti, ecc.) su supporti generalmente rigidi.
Nei primi del 1900 diversi esponenti del cubismo (Picasso, Braque) adottarono questa tecnica per generare opere d’avanguardia.
Alcuni storici dell’arte ritengono l’artista John Heartfield precursore del collage poichè, nel 1924, lo adottò per la prima volta per generare lavori satirici contro il nazismo.
Il collage, ha generato una vera rivoluzione nell’ambito dell’arte contemporanea tanto che in Francia è stato dedicato un intero museo ( Artcolle – Parigi) a questa tecnica.

Colore a tempera
La tempera, insieme all’affresco, risultano essere tecniche indubbiamente le tecniche più antiche ad oggi conosciute.
In senso generico per “tempera” si intende un miscuglio cromatico realizzato legando i pigmenti con sostanze collanti solubili in acqua quali l’uovo, la cera, il latte, la colla. Con la metà del Quattrocento, questa tecnica iniziò lentamente ad accogliere componenti oleosi, avvicinandosi sempre di più a quella materia che poi si sarebbe chiamata pittura ad olio. Attualmente il termine “tempera” si identifica con prodotti realizzati usando come collante la caseina e  adatti a realizzazioni pittoriche su carta.

Décollage
Diametralmente opposta al collage, tale tecnica si ottiene partendo da un oggetto artistico dal quale vengono staccate delle parti. Una sorta di disassemblaggio effettuato fino ad ottenere il risultato desiderato.
Se il collage è accumulazione di frammenti, il décollage rappresenta la sottrazione degli stessi da un’immagine unitaria. L’immagine viene parzialmente strappata, deturpata, cancellata, seguendo un preciso ordine apparentemente casuale.
Tecnica coniata nei primi anni cinquanta dai noveaux réalistes, in Italia fu portata alla notorietà dall’artista Mimmo Rotella, che era solito applicare ai cartelloni pubblicitari di miti di massa come Bogart, Marilyn e Mastroianni.

Encausto
L’ Encausto, termine di derivazione greca,  rappresenta un’ antica tecnica pittorica applicable su muro, marmo, legno, terracotta, avorio.
Tecnica conosciuta ai Greci, si diffuse successivamente presso la civiltà Romana.
I più antichi reperti giunti fino ai nostri giorni sono datati intorno al I secolo d.C.
L’ Encausto é una tecnica basata sull’utilizzo di pigmenti mescolati a colla e cera liquida da cui si ottiene una tempera corposa e diluibile con acqua.
Una volta asciutta, la tempera veniva spalmava con cera disciolta in olio. Successivamente si scaldava il supporto per farvi penetrare la cera.
L’ultima fase dell’encausto prevedeva la lucidatura che veniva effettuata utilizzando un panno tiepido.

Frottage
La tecnica di disegno e pittura basata sul principio dello sfregamento è denominata Frottage.
Per produrre copie di bassorilievi su pergamena e carta di riso, era già conosciuta ed utilizzata nell’antica Cina.
Sovrapponendo supporti morbidi ad altri supporti marcatamente rigidi, irregolari o comunque non lisci e successivamente sfregando il supporto con matite, gessi o pastelli, gradualmente affiorano i rilievi della strato inferiore.
Prende forma così il Frottage che, grazie a Max Ernst, acquisì una nuova identità consistente nel raschiare via uno strato di colore fresco, lasciando emergere il colore di fondo.

Grisaille
Particolare tecnica di pittura che si eseguiva sul lato interno delle vetrate per simulare effetti di rilievo e tridimensionalità ed aggiungere effetti pittorici, altrimenti impossibili a causa dell’uniformità cromatica dei vetri;
Fin dal periodo gotico, era usata per creare ingannevoli trompe-l’oeil raffiguranti elementi scultorei o architettonici.
La tecnica prevede l’uso di una mescolanza ottenuta da polvere di vetro e minerali mescolati con un liquido.
A seconda del minerale impiegato, la grisaille assumeva una diversa tonalità di colore.
La tecnica era impiegata per dipingere i chiaroscuri sulle figure, i tratti dei volti, le pieghe delle vesti.
Inoltre si usava nelle porzioni di attaccatura del piombo per affievolire i contrasti di colore fra vetro e metallo.
Successivamente alla stesura della grisaille, l’artista regolava l’effetto asportando il superfluo.
Infine per fissare la pittura, le lasre venivano sottoposte a cottura fino ad ottenere la vetrificazione della polvere di vetro.

Guazzo
Simile alla tempera, questa tecnica pittorica  presume l’utilizzo di pigmenti sciolti in acqua e diluiti con gomma e altre sostanze vischiose sino ad ottenere colori coprenti e dalla palpabile opacità.
Già in uso in Europa nel XVI secolo, la tecnica si diffuse in Francia nel XVIII secolo.
Il termine guazzo fu impiegato artisticamente per designare una varietà della pittura a tempera attualmente denominata con il termine francese gouache.
Il procedimento pittorico detiene diverse similitudini con l’acquerello, con la differenza che nel guazzo i toni chiari si ottengono applicando effettivamente i pigmenti e non sfruttando il colore del supporto cartaceo.
Nel passato i supporti utilizzati per dipingere con tale tecnica erano il gesso, la pergamena, i cartoni e sporadicamente la tela.

Imprimitura
Processo preparatorio a cui è assoggettata la superficie del supporto da dipingere, tramite l’uso di sostanze in grado di semplificare la realizzazione dell’opera, garantendone resa pittorica, inbalterabilità e durata nel tempo.
L’imprimitura consiste nella preparazione del primo strato di materia sul supporto pittorico applicato al fondo grezzo, prima di dipingervi.
Anticamente nella pittura, erano frequenti le imprimiture a base di terre, bolo rosso, grafite, e nero di vite.
Attualmente nella pittura, si prediligono le imprimiture bianche e a base di resine acriliche.

Lumeggiatura
Tecnica pittorica consistente nel creare effetti di luce con tocchi di colore più vivo, oppure di colore bianco, oro ecc
La lumeggiatura è l’operazione opposta all’ombreggiatura e consiste in un susseguirsi di strati sempre più chiari in modo da evidenziare la luce che batte sui bordi. Si parte da una base più scura e successivamente si va a schiarire i punti di luce con colori in modo progressivo.
Visivamente, le zone d’ ombra e quelle di luce determinano l’effetto  rilievo e la profondità di un’immagine.
Mentre Ia tecnica del chiaroscuro serve a determinare le parti in ombra e penombra, la lumeggiatura è usata per evidenziare le zone di luce e determina un movimento verso l’esterno, porta cioè a fare emergere i volumi.
La lumeggiatura nasce con la pittura e può essere impiegata con qualsiasi tecnica pittorica e grafica, ad esclusione dei sistemi di incisione e stampa in cui le zone più chiare dell’immagine sono determinate dal colore del foglio di carta.
Grazie agli attuali software di fotoritocco, la lumeggiatura è entrata a far parte anche della grafica digitale.

Murales
Dipinti di grandi proporzioni eseguiti su una parete, un soffitto o altra larga superficie permanente in muratura, perlopiù a tema allegorico ispirati a motivi e ideali socio-politici.
Il termine, di derivazione spagnola, indica anche il genere di pittura, ed è divenuto celebre per il movimento artistico messicano noto come “muralismo”.
I muralisti divennero portavoce del sentimento nazionalista messicano.
Si riscoprì la tecnica dell’affresco e dell’encausto e si utilizzarono nuovi materiali e procedimenti che assicurassero l’inalterabilità, la conservazione, e la durata nel tempo delle opere realizzate all’esterno.

Ocra rossa
Oleografia
Panneggio bagnato
Pennello asciutto
Pinstriping
Pittura a tempera
Pittura acrilica
Pittura ad olio
Pittura di tocco
Pressbrokat
Sfumato
Sinopia
Smaltatura ad aerografo
Spolvero
Stencil
Sumi-e
Tonalismo
Trencadís
Velatura

Scultura:
Le tecniche scultoree

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Bassorilievo
Cera persa
Cesello
Crisoelefantino
Panneggio bagnato
Sbalzo (arte)
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