Fulvio Longo

Fulvio Longo nasce a Maierà (Cs) nel 1963. Ha compiuto gli studi in Scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma, allievo di Emilio Greco. Opera nel campo delle arti visive e plastiche. Artista poliedrico e tecnicamente sapiente, si esprime con un linguaggio che, anche quando è più tangente all’operazione pittorica, non cela mai proiezioni tridimensionali. Gli accenti cromatici appaiono sovente elaborati su introspettive cifre tonali, animate da
emozionali modulazioni di luci ed ombre. Nel 1983 vince il primo premio nazionale per il 50° della morte di Boccioni e nell’87 vince un corso di formazione in architettura e urbanistica a New York. Negli anni novanta realizza a Mosca il monumento ai Caduti della guerra in Cecenia. In Costa d’Avorio, ad Abidjan, cura l’arredamento della nuova Cattedrale e in Etiopia lavora presso la Residenza del Patriarca di cui esegue anche un busto in bronzo. Nel 2000 realizza il monumento al Lavoro a Graz in Austria. Ha tenuto mostre personali alla Sala del Bramante a Roma, Gallery Sculpture Center di New York e Kiro Gallery, Parigi. Ha  partecipato a prestigiose rassegne in Italia e all’estero. Tra queste:  2002: “Per un mare di Pace” Parlamento Europeo, Strasburgo. 2004: “Opere, conversazioni d’arte” Sala delle Fonderie, Forlì.
2005: “Arte sacra” Convento delle Vergini, Cosenza. 2006: “Latine loqui” Istituto italiano di Cultura , Budapest;  Nel 2007 è presente nel padiglione francese alla Biennale di Tokio. Partecipa a “Ricognizione Pittura Calabria 2009” alla Galleria Provinciale di Cosenza. Nel 2010 presenta le sue opere a Roma in una personale presso Palazzo Rospigliosi e  nello stesso anno partecipa  a “Incontri d’Arte-Silence end” al Palazzo della Provincia di Siracusa. 2011: “Croce e croci del Sacro” al Museo Diocesano di San Marco Argentano (Cs) e alla Galleria l’Agostiniana di Roma; “ 150 Artisti per l’Unità d’Italia” Galleria Nazionale di Cosenza. Sue  opere abitano  in prestigiosi luoghi pubblici. Insegna Decorazione Ceramica presso il Liceo Artistico di Cetraro.